Insegno Sos…

I LONGOBARDI

La fonte principale per la ricostruzione delle vicende dei Longobardi in Italia è l’ HISTORIA LONGOBARDORUM, scritta dal monaco benedettino di origine longobarda Paolo Varnefrido, detto Diacono, verso la fine dell’VIII secolo dopo la sconfitta del suo popolo di fronte ai Franchi di Carlo Magno. L’opera fa riferimento a storie precedenti andate perdute e ad un abbondante materiale documentario. Tra le vicende narrate da Paolo Diacono è anche quella di Alboino e Rosmunda. Nel secondo libro della Historia racconta che Rosmunda era figlia di Cunimondo, re dei Gepidi di Pannonia. Nel 567 Cunimondo venne sconfitto e ucciso in battaglia da Alboino, re dei Longobardi. Questi, dopo la sconfitta dei Gepidi, probabilmente per legare a sé i guerrieri superstiti di quel popolo sposò Rosmunda: non fu un matrimonio d’amore. La nuova regina seguì Alboino in Italia, nel 568. Secondo la leggenda, dopo una notte di gozzoviglie a Verona, Alboino bevve vino in una coppa ottenuta dal cranio di Cunimondo, padre di Rosmunda, e costrinse perfino la moglie a imitarlo. Narra Paolo Diacono che Rosmunda per vendicarsi organizzò la congiura che uccise Alboino nel 572 in collaborazione con il nobile del seguito regale e suo amante, Elmichi. Essa, durante la notte, legò al letto la spada di Alboino in modo che il re non potesse sfoderarla, ed introdusse l’assassino Elmichi nella camera.

Nel primo video la ricostruzione della vicenda di Alboino e Rosmunda.

Nel secondo filmato è descritta la conquista della penisola italica da parte dei Longobardi.

 

 

Lascia un commento